Dj Vatican Shadow by Sven Marquardt

“Quando penso alla vecchia Berlino Est, vedo immagini in bianco e nero. Soprattutto i ricordi dei momenti più belli , così come i volti dei miei mentori e delle persone dalle quali più ho tratto insegnamento, abitano gli spazi della mia memoria in bianco e nero. Il bianco e nero domina, insomma, nella mia mente, forse per quella sua intrinseca drammaticità. Senza luce non può esserci ombra”, ha dichiarato in passato il fotografo Berlinese Sven Marquardt, noto al popolo della notte soprattutto per essere lo storico buttafuori del Berghain, il tempio della musica elettronica berlinese. Ed in bianco e nero sono, senza fare eccezione, anche i nuovi scatti di Marquardt dedicati al Dj statunitense Dominick Fernow, noto negli ultimi anni soprattutto col nome d’arte Vatican Shadow, che riveliamo in anteprima in questa photo gallery. 

L’occasione per questo nuovo ciclo di ritratti è data dal lancio, il 12 Maggio, dell’atteso EP techno “Rubbish Of The Floodwaters” “ — pubblicato da Ostgut Ton, con cui Vatican Shadow, reduce da una residenza al Berghain, festeggia i 20 anni di vita della sua etichetta Hospital Productions. L’EP conterrà tre tracce, “They Deserve Death”, il brano eponimo “Rubbish Of The Floodwaters” e  “Weapons Inspection”,  il cui ipnotico sound, ricco di campionature analogiche, rimanda alle prime performance di Vatican Shadow, durante le quali l’artista si esibiva in manipolazioni live di tracce su audiocassette. (Due le date italiane in calendario per il DJ statunitense questo mese: il 13 a Civitanova Marche, all’Harmonized, ed il 20 Maggio al Pulse Link di Bologna).

Ancora una volta l’obiettivo di Marquard ci conduce, con risultati di rara intensità, alla scoperta dei protagonisti della scena underground berlinese. Per approfondire la sua opera, che abbraccia un arco temporale di oltre trent’anni, basta sfogliare le pagine del bel volume monografico “Sven Marquardt – zukünftig vergangen – future’s past: fotografien – photographs 1984-2012”:  un viaggio in oltre cento ritratti, dagli spiriti liberi che animavano le avanguardie creative e musicali della DDR, di cui egli stesso faceva parte, fino, più di recente, ai ritratti delle star della musica elettronica berlinese, come i Dj resident  Ben Clock e Marcel Dettmann. Passando ovviamente per gli ormai mitici “neuenziger Jahre”, gli anni “caldi” della scena alternativa berlinese immediatamente successivi alla caduta del Muro, quando ancora il Berghain rispondeva al nome di Ostgut. “Anni di grande sconvolgimento”, Marquardt ha dichiarato al New York Times, “in cui ciascuno, in un modo o nell’altro, era chiamato, come la città, a riscoprire e reinventare se stesso”. Soprattutto la notte.

 

Pubblicato su Vogue.it, 8 Maggio 2017

Vatican Shadow by Sven Marquardt
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Vatican Shadow by Sven Marquardt

 

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