Bigger than life. Ken Adam’s Film Design

Vincitore di due Oscar alla migliore scenografia (nel 1976 per il set di “Barry Lyndon” di Stanley Kubrick e nel 1995, per la “Pazzia di re Giorgio” di Nicholas Hytner) ed­ autore dei set di oltre 70 film, Ken Adam, anche se il suo nome non è dei più noti, è considerato universalmente uno degli scenografi più influenti del novecento. Il suo fedele pennarello Flo-master in una mano e, immancabile, una sigaretta nell’altra, in oltre 40 anni di carriera ha disegnato di tutto: dal palazzo de “L’ultimo imperatore” fino ai sinistri interni della villa della Famiglia Addams, ma il suo nome sarà per sempre associato alle scenografie per i film della serie  “Agente 007” (sette in tutto tra il 1962 ed il 1977) «con le quali, grazie a budget impensabili in altre produzioni, poté esprimere al meglio la sua fascinazione per le architetture sovradimensionate», spiega Peter Mänz, curatore di  “BIGGER THAN LIFE”, la bella mostra, visitabile fino al 17 Maggio 2015, con cui la Deutsche Kinematek di Berlino celebra la fervida creatività dello scenografo tedesco-britannico oggi novantaquattrenne, che, rampollo di una famiglia ebraica in vista,  proprio nella capitale tedesca visse i primi dodici anni della sua vita.  «Il titolo della mostra, che in autunno riaprirà i battenti a Monaco di Baviera, fa riferimento al tentativo di Adam di superare i limiti dell’immaginabile in architettura, attraverso set il più imponenti e ciclopici possibile, che paiono sfidare le leggi della fisica, eppure sempre realizzabili», spiega Mänz. Un aspetto particolarmente evidente nella sezione della mostra dedicata alle tante “Centrali del potere”, titaniche metafore spaziali delle manie di grandezza dei vari dittatori, politici e cattivi di turno, con cui Adam ci ha regalato le sue scenografie più memorabili: si pensi al quartier generale dell’antagonista di Bond in “Si vive solo due volte” (1967) , immaginato niente meno che dentro al cratere di un vulcano, o all’imponente “Stanza della guerra” ne “Il dottor Stranamore” di Kubrick (1963), che Adam disegna a sezione triangolare, con al centro, immediatamente sopra il tavolo dei potenti, un enorme lampadario circolare sorretto da cavi d’acciaio. «In quasi tutti i disegni di Adam ricorrono figure geometriche semplici, come il cerchio, il triangolo scaleno, il rettangolo: è la sua “zeta di Zorro”. Nella hall della banca in “Pennies from Heaven”, ad esempio, prevede due enormi scalinate che disegnano, con il loro profilo, due triangoli, con cui spezza la monotonia di un ambiente dominato altrimenti dal rettangolo; nella claustrofobica “Tarantula room” in “Agente 007 – Licenza di uccidere” immagina invece un’unica apertura sul soffitto a forma circolare, ispirata, per sua stessa ammissione, dai disegni seicenteschi delle “Carceri” di Giovanni Battista Piranesi». Un’estetica rotondeggiante e biomorfa, che ricorda il lavoro di Luigi Colani, caratterizza invece il design dei curiosi mezzi di trasporto, terrestri, aerei ed acquatici, che Adam, appassionato di meccanica, progettò, insieme alle scenografie, per consentire al suo James Bond di battere in velocità i suoi numerosi nemici, e persino di volare. «Proprio come in Colani, all’origine di queste forme aerodinamiche vi è una ricerca continua del brivido della velocità che ha accompagnato Adam, ex pilota di un cacciabombardiere durante la guerra, per tutta la vita e che egli, più o meno consciamente, sembra riversare anche nei suoi dinamici disegni, che, grazie ad un sapiente uso della pressione del pennarello, paiono vibrare di energia, quasi li stessimo osservando da un mezzo in movimento».

Pubblicato su Casa Vogue, Aprile 2015

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Entwurf „Chitty Chitty Bang Bang“ für CHITTY CHITTY BANG BANG GB/USA 1968, Regie: Ken Hughes © Deutsche Kinemathek – Ken Adam Archiv
Entwurf für GOLDFINGER (JAMES BOND 007 – Goldfinger) GB/USA 1964, Regie: Guy Hamilton © Deutsche Kinemathek – Ken Adam Archiv
Entwurf für GOLDFINGER (JAMES BOND 007 – Goldfinger)
GB/USA 1964, Regie: Guy Hamilton
© Deutsche Kinemathek – Ken Adam Archiv
Entwurf „War Room“ für DR. STRANGELOVE OR: HOW I LEARNED TO STOP WORRYING AND LOVE THE BOMB GB/USA 1964, Regie: Stanley Kubrick © Deutsche Kinemathek – Ken Adam Archiv
Entwurf „War Room“ für DR. STRANGELOVE OR: HOW I LEARNED TO STOP WORRYING AND LOVE THE BOMB
GB/USA 1964, Regie: Stanley Kubrick
© Deutsche Kinemathek – Ken Adam Archiv
Ken Adam, 1963 Am Set des „War Room“ aus DR. STRANGELOVE OR: HOW I LEARNED TO STOP WORRYING AND LOVE THE BOMB GB/USA 1964, Regie: Stanley Kubrick Quelle: Deutsche Kinemathek – Ken Adam Archiv
Ken Adam, 1963
Am Set des „War Room“ aus DR. STRANGELOVE OR: HOW I LEARNED TO STOP WORRYING AND LOVE THE BOMB
GB/USA 1964, Regie: Stanley Kubrick
Quelle: Deutsche Kinemathek – Ken Adam Archiv
Entwurf „Blofeld's Volcano Lair“ für YOU ONLY LIVE TWICE GB/USA 1967, Regie: Lewis Gilbert © Deutsche Kinemathek – Ken Adam Archiv
Entwurf „Blofeld’s Volcano Lair“ für YOU ONLY LIVE TWICE
GB/USA 1967, Regie: Lewis Gilbert
© Deutsche Kinemathek – Ken Adam Archiv
Entwurf „Bank“ für PENNIES FROM HEAVEN USA 1981, Regie: Herbert Ross © Deutsche Kinemathek – Ken Adam Archiv
Entwurf „Bank“ für PENNIES FROM HEAVEN
USA 1981, Regie: Herbert Ross
© Deutsche Kinemathek – Ken Adam Archiv

Ken und Letizia Adam, Riner Rother

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