Giocosa protesta a Vienna. Artisti e giochi di parole provano a salvare un pezzo di storia barocca
Tra proiezioni cinematografiche, corsi gratuiti di scultura e pittura e colorate processioni in costume popolate da naiadi, putti, driadi barocche prosegue da ormai tre anni la pacifica occupazione dell’Augartenspitz – un piccolo settore dell’Augarten, il più antico giardino barocco di Vienna – da parte di un agguerrito comitato di artisti, intellettuali e semplici cittadini.Motivo del contendere è il controverso progetto di costruzione su questo terreno di un modernissimo auditorium per i Wiener Sängerknaben, il coro di voci bianche di Vienna, per i cui legali l’Augartenspitz altro non sarebbe che un’area di serie B del parco, concepita principalmente per il carico e lo scarico di rami e fogliame provenienti dall’adiacente giardino Barocco. Diametralmente diverso è invece l’avviso della travolgente artista Viennese che da anni capeggia la rivolta, la “pasionaria del Barocco” Raja Schwahn-Reichmann, vincitrice del Premio Mantegna nel 2009 e da molti (lei inclusa), considerata l’ “allieva postuma” di Johann Wenzel Bergl, il pittore di corte di Maria Teresa d’Austria . “Sarà un pugno nell’occhio”, spiega l’artista, ben nota nel milieu artistico della capitale per le sue sensuali pitture popolate da fauni e ninfe e per conturbanti scenografie teatrali che paiono uscite da un quadro di Rubens o di Tiepolo. Poi lancia il suo j’accuse: “Vienna ha perduto più Barocco per colpa della speculazione edilizia che per le bombe della guerra! Lo Spitz è parte integrante dell’Augarten, e non a caso nel 2000 è stato posto anch’esso sotto la protezione delle Belle arti. Sostenere il contrario equivale a ignorare la complessità del giardino Barocco, il cui equilibrio estetico poggia anche su edifici minori, meno sfarzosi, apparentemente non importanti. E soprattutto venire meno alle volontà imperiali!”. L’Augarten, per ordine dell’imperatore Giuseppe, nel 1775 è stato infatti il primo parco privato della città ad essere stato aperto al pubblico. “Per il divertimento del popolo, si legge in un’iscrizione marmorea dell’epoca. Noi del comitato di occupazione ci consideriamo gli esecutori materiali della sua volontà e nello spirito giocoso del Barocco portiamo avanti la nostra pro-festa, contro gli interessi di pochi privati, a favore dei cittadini e in ossequio ai desideri dell’imperatore. Sì, ha capito bene, pro-festa, conclude ridendo. Dietro le Barockaden che abbiamo eretto in sua difesa. Perché tocca all’artista difendere l’arte, anche solo con dei giochi di parole, in maniera pacifica, giocosa, scherzosa. Ma non per questo meno sovversiva”.
Pubblicato su Casa Vogue, Aprile 2010
Alcune immagini dell’Augarten, il parco barocco viennese, aperto al pubblico dall’imperatore Giuseppe II nel 1775; si vede la parte principale dei giardini e l’entrata. È illustrato con i rendering, invece, il progetto del nuovo auditorium che si vorrebbe realizzare per i Wiener Sängerknaben, il coro delle voci bianche della capitale austriaca. Pur essendo previsto in una zona secondaria del parco, è fortemente osteggiato da un comitato che intende preservare l’armonia dell’insieme. Foto courtesy Mario Lang, Aktionsradius Wien.